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Parco “Rodolfo Graziani”

Viale Quattro Novembre, Filettino FR, Italia

Emma Ritarossi

Parco “Rodolfo Graziani”

Il parco pubblico fu intitolato negli anni Cinquanta a Rodolfo Graziani, personaggio del ventennio fascista. All’entrata del parco sorge un’insegna semicircolare recante il nome: “Parco Rodolfo Graziani”; all’interno dell’area verde, in prossimità dei giochi per i bambini, è presente una targa intitolata allo stesso. L’intitolazione dello spazio pubblico è rimasta la stessa nel corso del tempo, tanto che nel 2017 il sindaco di Filettino restaura il parco lasciandone ancora una volta invariato il nome. La scelta dell’allora sindaco, criticata da molti, fu quella di sottolineare come il nome del luogo non esaltasse né danneggiasse la figura del Graziani, ma in un certo senso rimanesse neutro in memoria di un personaggio storico locale. Dalle rilevazioni condotte sul campo è risultato che parte della cittadinanza ha tentato nel corso degli anni di esortare l’amministrazione a cambiare l’intitolazione del parco, non ritenendo giusto che proprio uno spazio pubblico, vissuto e frequentato soprattutto dalla fascia dei più giovani, fosse chiaramente accostato alla figura di Graziani, protagonista in Libia e in Etiopia di massacri tali da valergli l’appellativo di “macellaio del Fezzan”. Di tutt’altro avviso un’altra frangia di abitanti, soprattutto quelli più anziani, che sostanzia la propria posizione con argomentazioni del tipo: “Graziani è nato qui, per Filettino ha fatto cose buone, poi che abbia anche fatto cose terribili è vero ma resta un personaggio della nostra città e della nostra storia”, ravvisando pertanto in lui una sorta di protettore del paese. A riprova di ciò, l’episodio che viene rammentato è quello presumibilmente avvenuto il 1° maggio del 1944, quando alcune truppe tedesche effettuarono una serie di rastrellamenti nelle zone di Filettino, Vallepietra e Trevi. Rodolfo Graziani, allora Ministro delle Forze Armate della Repubblica Sociale Italiana, venuto a conoscenza del fatto, diede immediatamente l’ordine di liberare le tre città. A testimonianza di tale avvenimento non esistono tuttavia prove scritte, ma nel contesto locale l’episodio viene tramandato come una “leggenda”. Ciò fa emergere come l’immaginario collettivo locale legato alla figura di Graziani sia stato costruito nell’ottica di un’esaltazione positiva delle gesta del personaggio in relazione a ciò che egli ha rappresentato per Filettino stessa, selezionando consapevolmente alcuni aspetti del passato piuttosto che altri. Pertanto, egli risulta un personaggio fortemente controverso e percepito localmente in maniera differente: da un lato è considerato parte della memoria storica locale a cui si fa spesso riferimento nella ricostruzione della propria identità filettinese; dall’altro viene ricordato per le sue atrocità. Ad oggi non è ancora stato effettuato alcun intervento di modifica sul parco, nonostante di rado si riaccenda qualche polemica, dimostrando come l’intitolazione di questo specifico spazio pubblico per molti costituisca una chiara riaffermazione di un passato scomodo. Attraverso un’analisi condotta anche sui social - soprattutto all’interno di gruppi Facebook locali - è emerso però come il malcontento di parte della popolazione esista e sia un fatto che ha determinato, nel 2021, la creazione ad hoc e la diffusione online - con profili falsi - di fotomontaggi in cui la targa intestata al maresciallo all’interno del parco risultava imbrattata da una scritta rossa. Ciò ha poi dato vita ad atti vandalici reali che hanno danneggiato alcuni elementi presenti nel parco. Oggi all’interno dell’area pubblica si susseguono una serie di interessanti attività che mirano a coinvolgere attivamente la cittadinanza e a vivere il parco come spazio verde e non come testimonianza di un passato scomodo legato alla città di Filettino. Il parco intitolato a Rodolfo Graziani rappresenta dunque una chiara testimonianza di difficult heritage che si rende protagonista di un’alternanza di silenzi e riproposizioni: lo spazio esiste e porta il nome di un personaggio dalla pesante eredità. Nonostante ciò, è abitato e vissuto nella quotidianità della vita filettinese.

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